Seminari nell'ambito del progetto "Fostering inclusive economic growth in Kassala State through agro-value chains development and access to financial services"

Il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche ospita una serie di seminari e lezioni teorico/pratiche per addestrare 5 tecnici Sudanesi all’interno del progetto “Fostering inclusive economic growth in Kassala State through agro-value chains development and access to financial services” finanziato dalla Italian Agency for Development Cooperation. Il DSCG di UNIMORE ha organizzato questi incontri e partecipa attivamente al progetto.
Dal 30 Luglio al 6 Agosto le aule ed i laboratori del DSCG di UNIMORE ospitano 5 tecnici Sudanesi e un capotecnico italiano (coordinatore del progetto in Sudan) che partecipano a seminari e lezioni teorico/pratiche per approfondire le loro conoscenze e competenze sulla gestione di impianti volti allo sviluppo di processi industriali con particolare riguardo al recupero di fonti energetiche da materiali di scarto e alla conservazione di prodotti derivanti dalla filiera agricola.
Il progetto “Fostering inclusive economic growth in Kassala State through agro-value chains development and access to financial services” è stato supportato dall’ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in Sudan (sede Khartoum) e si pone tra gli altri l’obbiettivo di promuovere in paesi in via di sviluppo una crescita economica duratura, inclusiva, sostenibile, una piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti. 

Partecipare a progetti di questo tipo, spiega il Prof. Gianluca Malavasi, è molto entusiasmante e coinvolgente in quanto ti permette di contribuire fattivamente allo sviluppo economico e sociale di paesi fortemente sofferenti come il Sudan. Ad esempio, in questi giorni abbiamo mostrato ai tecnici Sudanesi le basi teoriche e come funziona un pirolizzatore (di cui un primo prototipo è stato messo a punto e ospitato presso i laboratori del DSCG) che è uno strumento capace di convertire materiale plastico di scarto (bottiglie, sacchetti, contenitori vari, ecc….) in un liquido (oil) che può essere utilizzato come combustibile (fuel).
Il progetto sta suscitando molto interesse anche tra ONG operanti in territorio africano perché il processo di pirolizzazione potrebbe essere utilizzato proficuamente nel trattamento dei rifiuti plastici proveniente dagli ospedali gestiti appunto dalle varie ONG.
Modena, 31 Luglio 2018