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SEMINARIO Dr.ssa Silvia MITTEMPERGHER

Il giorno Mercoledì 16 aprile 2014 alle ore 15:30
presso l' Aula E del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche, sede di Largo S. Eufemia 19, Modena

la Dr.ssa Silvia Mittempergher
Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche, UNIMORE

terrà un seminario dal titolo:
"Processi chimici e fisici in faglie sismogeniche: esempi da faglie attive ed esumate"

Abstract
I terremoti ricorrono in modo irregolare, in quanto sono il risultato della complessa interazione tra l'accumulo del carico tettonico e l'evoluzione delle proprietà meccaniche delle rocce di faglia. Per avere accesso alle sorgenti sismogenetiche e investigare i processi fisici e chimici che ne regolano il comportamento meccanico durante il ciclo sismico, è possibile studiare campioni di faglie attive, recuperati nell'ambito di programmi di perforazione scientifica, oppure studiare faglie non più attive ed oggi esumate da processi tettonici. Presenterò due casi di studio, in cui sono state integrate tecniche geochimiche, mineralogiche, microstrutturali e di geologia strutturale per investigare alcuni processi deformativi nella Faglia di San Andreas, tutt'oggi attiva, e nella Faglia delle Gole Larghe, attiva circa 29 Ma fa e oggi esumata nel massiccio dell'Adamello.
La Faglia di San Andreas è stata perforata fino alla profondità di 2.7 km, con il recupero campioni da profondità prossime agli ipocentri di terremoti di bassa intensità (M<3) che ricorrono nell'area. La sovrapposizione ciclica di microstrutture legate a meccanismi di deformazione lenti (pressure-solution creep) e altre riconducibili a idrofratturazione potrebbe confermare il modello secondo cui, in faglie mature e ricche in materiali argillosi come la Faglia di San Andreas, si potrebbero formare delle sacche poco permeabili isolate in cui la pressione dei fluidi può aumentare a causa della continua compattazione del materiale di faglia, fino a superare la resistenza a rottura della roccia.
La Faglia delle Gole Larghe era attiva a 9 - 11 km di profondità, e la presenza di pseudotachiliti, fusi di frizione prodotti durante lo scivolamento sismico, ne testimonia la sismicità passata. La Faglia delle Gole Larghe si compone di un fascio di qualche centinaio di faglie minori, decorate da cataclasiti che, nella maggior parte dei casi, sono precedenti alle pseudotachiliti. Abbiamo investigato due possibili fattori che possono portare all'evoluzione da cataclasiti (considerate asismiche) a pseudotachiliti (associate a terremoti): (i) l'ingresso di fluidi nella zona di faglia e (ii) l'evoluzione tessiturale delle cataclasiti. Lo studio geochimico delle rocce di faglia ha permesso di identificare l'ingresso di fluidi esterni in concomitanza con la formazione delle cataclasiti, mentre non sembra esistere una relazione tra ingresso di fluidi e formazione di pseudotachiliti (e quindi enucleazione di terremoti). La tessitura delle cataclasiti sembra invece determinante nel controllare la possibile enucleazione di instabilità frizionali: la formazione di un livello di materiale granulare molto fine ed evoluto è associato ad un indebolimento e progressiva localizzazione della deformazione, mentre una tessitura grossolana risulta legata a processi di deformazione diffusa e interazione fluido-roccia.